Frontiere della ristorazione a domicilio: le food box create dal ristorante

Dalla città ai paesini di provincia, la ristorazione a domicilio spopola e conquista i palati degli italiani. Ormai è chiaro: il food delivery non è solo una tendenza, ma soprattutto un business su cui vale la pena spendere qualche parola in più, poiché rimarrà anche dopo questi mesi neri.
In qualità di ristoratori, dobbiamo chiederci come possiamo rendere più accattivante il nostro menù e convincere le persone a ordinare da noi. 
Ecco una novità che potrebbe fare al caso nostro: le food box. Cosa sono? Scopriamolo insieme. 

Le food box, o meal kit, sono scatole che contengono ingredienti semilavorati e predosati per ultimare nella propria casa i piatti ordinati. Quest’idea, nata negli Stati Uniti, si sta diffondendo a macchia d’olio in Europa e in Italia. Il motivo? Semplice: non è più il solito delivery, ma un’esperienza culinaria volta a coinvolgere il cliente in modo semplice e divertente. Il punto forte di questa offerta è proprio quello di riuscire a svoltare un normale sabato sera con gli amici o un pranzo domenicale. 

Ma attenzione: una food box con ingredienti da ristorazione è ben lontana dalle scatole che si trovano nei supermercati, e per questo va valorizzata!
Requisiti necessari saranno l’estro creativo del nostro chef e la scelta di materie prime di qualità. 

 

 Come strutturare la nostra food box

 Accanto al menù classico, pensiamo a delle portate semplici, ma non banali, da proporre in questa nuova modalità. La nostra food box può caratterizzarsi con piatti della tradizione o con pietanze innovative, l’importante è cercare di includere un primo, un secondo di carne o pesce e un dessert. Inseriamo esclusivamente prodotti dedicati al mondo della ristorazione, e non materia prima proveniente dai supermercati: il cliente deve sapere che sta facendo un’esperienza esclusiva, e che senza di noi sarebbe impossibile (che è l’assoluta verità).
Successivamente, decideremo se il numero di portate sarà, o meno, modificabile dal cliente. Chiaramente questa è una scelta dettata in gran parte dalla nostra organizzazione e disponibilità. Alcuni ristoratori hanno persino deciso di optare per la “scatola chiusa”: il cliente indica solamente l’ingrediente principale della sua food box (per esempio la carne) e il numero delle persone che vi mangeranno. Insomma siamo liberi di sbizzarrirci. Non dimentichiamo però di indicare i tempi di preparazione e la difficoltà: la paura dei fornelli, si sa, è sempre dietro l’angolo. 

 

Cosa non deve mancare in una food box?

Istruzioni chiare e ingredienti ben sigillati
Nella nostra food box dovremo inserire tutti gli ingredienti necessari per le portate ordinate, dall’olio alla fetta di carne. Nel caso decidessimo di non includere qualcosa, assicuriamoci di specificarlo prima dell’ordine.
Altro elemento fondamentale sono le istruzioni per l’uso: affidiamoci a un elenco puntato, conciso e simpatico. Il cliente dovrà, nella maggior parte dei casi, limitarsi ad assemblare, riscaldare e impiattare gli ingredienti. Non confondiamolo. 
Sul menù o all’interno della nostra scatola, non dimentichiamoci di specificare e sottolineare la qualità dei prodotti, come la loro provenienza da una filiera controllata o altri dettagli, per esempio il taglio della carne o la freschezza del pesce. Caratteristiche che potremmo sempre richiedere al nostro consulente Pregis di fiducia o cliccando QUI
Se poi vogliamo fare completamente breccia nel cuore dei nostri clienti, arricchiamo le box con del pane o qualche nota creativa e inaspettata. 

 

Qualche esempio semplice e gustoso. 

Ora che abbiamo capito qual è la struttura di una food box perfetta, ricordiamoci che il nostro consulente può sempre suggerirci qualche ricetta esclusiva da includere nel pacchetto, già testata dagli chef di Pregis…

…l’antipasto potrebbe essere la nostra Carne Salada Arte Trentina, funghi, rucola e maionese alle acciughe.
Come primo piatto poco costoso ma di sicuro successo un risotto con crema di fave, arachidi tostate e basilico.
Tra i secondi potremmo includere un’opzione a base di carne e una di pesce, per esempio: coniglio in vasocottura, semplice ma d’effetto, e il polpo Kraken fritto. 
Con il dessert, invece, cerchiamo di divertire al massimo i nostri clienti: lasciamo spazio alla loro creatività con una base da guarnire con creme e granella o un cannolo da farcire a piacimento. Un esempio? Chiediamo al nostro consulente l’elenco prodotti del Pan di Spagna al pistacchio con cremoso al cioccolato e ganache proposto dai nostri chef!


Bene, non ci resta che rimboccarci le maniche e provare a sorprendere i nostri clienti con gusto e semplicità. 


Vi ricordiamo che potrete trovare altri articoli e consigli sulla ristorazione nel nostro BLOG.

 

Pubblicata il 5 Febbraio 2021